I nostri servizi

Nei nostri sportelli si offrono i seguenti servizi ai cittadini stranieri e non:

• Mediazione Interculturale
• Ascolto accurato delle problematiche presentate dagli stranieri in ambito lavorativo
• Incontro mediato tra domanda e offerta di lavoro e casa
• Consulenze sui temi dell’immigrazione (rilascio, rinnovo, aggiornamento, conversione del Permesso di Soggiorno, ricongiungimenti familiari, richieste di cittadinanza italiana, ecc)
• Consulenze legali e Counseling
• Richiesta appuntamenti ai vari Consolati ed Ambasciate
• Orientamento verso tutti i servizi pubblici del territorio, nonché verso enti del privato sociale
• Aiuto nella comprensione e compilazione di stampati e moduli di difficile lettura alla popolazione straniera
• Informazioni su conversioni ed equipollenze dei titoli di studio conseguiti nel paese d’origine
• Accompagnamento degli utenti presso uffici pubblici in casi particolari (in particolare Settore Immigrazione)
• Traduzioni giurate spagnolo-italiano-spagnolo
• Riferimento territoriale e Counseling iniziale per il Ritorno Volontario Assistito in collaborazione con l'OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni)
• Segnalazioni di conflitti alla rete anti discriminazione
• Consulenza ed orientamento degli obblighi fiscali

Martedì 6 settembre, presso la sede operativa dell'USEI a Savona, si è tenuto l'incontro di presentazione del progetto "MentalHealth4All", con la partecipazione della dott.ssa Mara Morelli, docente di interpretariato presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Genova.

Nell’Unione Europea, circa 84 milioni di persone soffrono di disturbi mentali. Le persone rifugiate e migranti sono particolarmente a rischio di sviluppare un disturbo mentale: il motivo sono i fattori stressanti che caratterizzano tutte le fasi del processo migratorio (prima, durante e dopo la migrazione). Le persone rifugiate e migranti presentano inoltre tassi di prevalenza più elevati per alcuni disturbi mentali (come il disturbo post-traumatico da stress e i disturbi psicotici) rispetto alle popolazioni non migranti. Anche se molte persone rifugiate e migranti avrebbero bisogno di cure per i loro problemi di salute mentale, l’accesso ai servizi di cura è difficile, soprattutto per chi non parla la lingua dominante nel Paese di accoglienza. Inoltre, anche quando le persone riescono ad accedere ai servizi, spesso la cura manca di sensibilità culturale e linguistica, e si rivela quindi inadeguata.

All'incontro, organizzato dall'USEI-APS, hanno partecipato diversi rappresentanti delle diverse comunità di emigrati residenti nel territorio, oltre a diversi professionisti nel campo della salute mentale e della Sanità.